Palazzo in ottime condizioni a Arpino

CARATTERISTICHE DELL'IMMOBILE

- Palazzo costruito tra la fine del 1500 e l'inizio del 1600 su antiche fondamenta romane, risalenti ai primi secoli d.C., con speculazioni su un nucleo che potrebbe corrispondere a un tempio dedicato al Dio Mitra.

- Residenza della famiglia Antenangeli, che vanta una lunga tradizione di prestigio e ospitalità a figure di rilievo, come Carlo III di Borbone e Gioacchino Murat.

- Ambienti caratterizzati da soffitti, affreschi, pavimentazioni, porte e busti originali, risalenti al 1600.

- Un immobile che vanta tracce storiche preziose come la statua di Ercole Tebano e la cappella del 1700 in stile Luigi XV con il sarcofago di San Vittorino.

- Giardino panoramico con fontana antica e uliveto, e una torretta di Gioacchino Murat che regna sulla collina, unica sopravvivenza delle torrette medievali di avvistamento della città.

- L'impianto elettrico, idraulico, di riscaldamento, il tetto e gli appartamenti sono stati completamente ristrutturati, dotando il palazzo di ogni comfort moderno.


DESCRIZIONE DELL'IMMOBILE
Il Palazzo Antenangeli rappresenta un raro e magnifico esempio di residenza aristocratica, esempio dell'eleganza della nobiltà rinascimentale. Questo palazzo, costruito tra la fine del 1500 e gli inizi del 1600, sorse su fondamenta romane, forse su un antico tempio dedicato al Dio Mitra, e conserva tracce di secoli di storia che lo rendono un unicum nel panorama delle residenze aristocratiche italiane.

PIANO NOBILE (TERZO PIANO)
Il piano nobile del Palazzo Antenangeli, al terzo piano, rappresenta l'anima storica e prestigiosa della residenza. Qui, i saloni di rappresentanza si susseguono in una successione di ambienti straordinari. Le decorazioni dei soffitti a cassettoni, le porte antiche restaurate e i pavimenti in cotto pregiato evocano il fasto della nobiltà che li commissionò. Fra i vari ambienti, spicca l'antica cappella di San Vittorino, un gioiello di stile Luigi XV che custodisce il sarcofago del santo, finemente scolpito in marmo. Ogni angolo di questo piano testimonia la grandezza della residenza, che ospitò personaggi storici illustri: dal re Carlo III di Borbone alla regina Maria Amalia di Sassonia, fino al generale Gioacchino Murat, che soggiornò qui e donò alla famiglia una coppia di girandoles in cristallo di Boemia.

BORGO ANTICO E GIARDINO (QUARTO PIANO)
Accedendo al quarto piano, raggiungibile da diversi punti di accesso al piano nobile, si entra in un vero e proprio borgo antico, che si sviluppa in un ciottolato che richiama la parallela Via Greca, la via più antica di Arpino, fatta costruire, si dice, da Cicerone e realizzata dai suoi schiavi greci. Da qui si accede al giardino panoramico, con una galleria di glicini in fiore, un roseto e alberi da frutto. Il giardino, alla sommità del palazzo, offre una vista senza pari sul borgo e sulla vallata circostante.

TORRETTA DI MURAT E ULIVETO
La collina, che si raggiunge facilmente attraverso il giardino, ospita la torretta di Gioacchino Murat, completamente ristrutturata e oggi unica superstite delle torrette di avvistamento medievali e rinascimentali di Arpino. Si dice che Gioacchino Murat, mentre soggiornava in questo palazzo, si recasse spesso a questa torre per la firma dei suoi documenti ufficiali, ma anche per incontri più intimi e romantici, lontano dallo sguardo della corte e dalle preoccupazioni politiche. Il grande uliveto, che si estende su un'area privata adiacente alla torretta, completa il quadro, immergendo la proprietà in un paesaggio rurale e aristocratico al contempo.

APPARTAMENTI INDIPENDENTI (PRIMO-QUARTO E QUINTO PIANO)
Oltre all'appartamento di rappresentanza al piano nobile, dotato di 4 camere da letto e 3 bagni, il palazzo dispone di altri 3 appartamenti indipendenti, perfetti per garantire totale privacy e indipendenza agli ospiti. Uno di questi si trova al primo piano, mentre gli altri due al quarto piano, accessibili tramite il caratteristico ciottolato del borgo antico, sepa